GOVERNANTI PER TUTTE LE TASCHE
L'uomo e' ancora un animale politico come sosteneva Aristotele? Sull'animale siamo più o meno tutti d'accordo; e' sul politico che molti di noi preferirebbero stendere un velo pietoso. Machiavelli ci ha insegnato che la politica deve essere separata dalla morale ma oggi il problema sembra più semplicemente quello di tenere le mani della politica ben distanti dalle ghiotte occasioni dell'immoralità quotidiana. E poiché la questione morale è una cosa troppo seria per essere lasciata ai politici e ai loro vani proclami, occorre anzitutto venire in soccorso del governante dei nostri tempi, che si muove incerto tra occasioni di latrocinio e lancinanti dilemmi etici ma non può permettersi, come il delfino di Francia nei bei giorni della monarchia assoluta, la confessione di un precettore gesuita come Bossuet. Per questo si e' pensato di confezionargli su misura un piccolo tesoro di aforismi, epigrammi, satire, paradossi e citazioni, che pretende di ripercorrere le più eloquenti testimonianze di una consuetudine alla corruzione che ha accompagnato l’uomo per la sua intera storia.
E per squarciare il velo d'ipocrisia
che ancora ricopre la politica e i suoi guasti, dall’Atene classica a Tangentopoli e oltre,
si sono chiamati in causa gli immoralisti e i grandi massacratori di miti, da
Giovenale a La Rochefoucauld, da Berlusconi a Homer Simpson, perché non esiste miglior predicatore del
peccatore che ammette la colpa, almeno a se stesso, giacche' parla con
cognizione di causa e guarda dritto negli occhi la propria cattiva coscienza.
Insomma, una piccola enciclopedia del vizio che può essere dunque sfogliata tanto dai
peccatori del ceto dirigente come breviario di conforto quanto dalle anime
specchiate e dai sudditi indignati come guida alla sopravvivenza nella giungla
dei corrotti per recuperare quel buon senso e quell’occhio alle proporzioni del male e del
bene che paiono latitare più che mai.